Marta Lodola | Valerio Ambiveri
Being in this world
23/24 june 2017
GlogauAir, Berlin
"Being in this world" excerpt from video documentation
“Being-in-this-world is has always despersed or even split itself un into definitive ways of Being-in. The multiplicity of these is indicated by the following examples: having to do with something, producing something, attending to do something and looking after it, making use of something, giving something up and letting go, undertaking, accomplishing, evincing, interrogating, considering, discussing, determining... All these kind ways of Being-in have concern as their kind of Being”
M.Heidegger, 1962, Being and Time, Harper and Row, New York
[ita]
Essere nel mondo è abitare il mondo, nella maniera in cui solo per il semplice fatto di esistere abitiamo lo spazio e il tempo in cui siamo presenti. Il corpo è la nostra casa, e il nostro essere ed è la modalità in cui abbiamo potere di esistere.
Abitiamo la nostra casa, ce ne prendiamo cura e formiamo al suo interno tutta una serie di relazioni che identifica la nostra esistenza, ma allo stesso tempo possiamo abitare anche luoghi che non sono descritti come abitazioni. Quando questi luoghi diventano esempio di “sentirsi a casa” diventano una chiara espressione di come abitiamo anche luoghi che non ci appartengono e sono comunque “nostri”.
In questa performance vogliamo affrontare la duplicità della condizione di abitare il sè e il mondo: abitare luoghi che sono nostri per necessità o per relazioni. Indaghiamo una condizione di abitare interna e una esterna. Abitiamo perchè siamo e perchè ci relazioniamo con lo spazio e il tempo, senza abitare solamente quella che consideriamo la nostra abitazione. Abitiamo noi stessi e ci relazioniamo con i luoghi che la nostra vita ci porta a conoscere. Abitiamo in maniera sempre più labile e temporanea luoghi fisici che prendono vita anche grazie alle nostre azioni e alla nostra presenza.
Questa duplicità insita in ognuno di noi trova la sua forma nell'azione tra due individui connessi tra loro, ma separati e lontani. Ognuno nel suo mondo troverà la strada per il confronto con l'Altro e lo scambio di ruoli, portando alla ricollocazione delle due parti del sè in maniera inversa e contrastante.
[eng]
Being-in-this-world is to live the world. As a simple fact, we exist, we live in space where we are present. The body is our home and our being creates our existence.
We live our home, we take care of it, we develop relationships within our space defining our whole existence. At the same time we can live also places which are not specifically described as home. These places can become the perfect example of “feeling at home”. They become a clear manifestation of spaces that not belong to us and are still “ours”.
During the performance we would like to explore the duplicity of living yourself and the world: we live places that are our by necessity or relationships. We investigate the state of living inside and outside.
We live because we are, we relate to ourselves within space and time and we live any places considered “ours”. We inhabit ourselves and we relate to the places life put on our path. We inhabit temporarily physical places coming to life thanks to our actions and our presence.
Duality lies within each one of us, it shapes the action of two individuals connected and separated at the same time. Each one of us will find its path in the world. The confrontation with the “Other” and the role exchange will situate inversely two parts of the Self.
first day
second day
photo by Karsten Hein